Ci sono malattie infettive che possono essere trasmesse attraverso la trasfusione di sangue, di emocomponenti e la somministrazione di emoderivati?
Si, potenzialmente tutti i microrganismi se si vengono a trovare nel torrente circolatorio del donatore (batteriemia, viremia) possono essere trasmessi al paziente attraverso la trasfusione o la somministrazione di emoderivati.
Ecco perché oltre agli esami di validazione previsti dalla legge ad ogni donazione, il donatore deve compilare ogni volta che dona un questionario anamnestico, utile per fare emergere eventuali comportamenti o situazioni di rischio per la trasmissione di malattie infettive. Qui sotto riportiamo i comportamenti e le situazioni di rischio infettivologico:
Esposizione a rischio di contrarre un'infezione trasmissibile con il sangue (AIDS, HCV, HIV): comportamenti, stili di vita.
Comportamenti sessuali a rischio
Sospensione di 4 mesi
Sono considerati a rischio quelli avuti con partner:
Persone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue come comportamento abituale determinano esclusione permanente dalla donazione.
Nella valutazione del rischio non viene preso in considerazione l'uso del preservativo, per non entrare troppo nel dettaglio della vita privata del donatore, anche se ne consigliamo fortemente l'utilizzo. Infatti sicuramente il suo uso aumenta notevolmente la sicurezza del rapporto sessuale, ma bisogna vedere quando e come è stato indossato.
Convivenze potenzialmente rischiose con persone affette da epatite B
sospensione di 4 mesi dal termine della convivenza; è possibile donare previa vaccinazione e verifica dell'avvenuta immunizzazione.
Il concetto di convivenza deve essere inteso come convivenza sotto lo stesso tetto, quindi valido anche nei casi in cui non esistono rapporti sessuali tra conviventi. Non è prevista dalla normativa la sospensione per convivenza con soggetti affetti da HIV e HCV.
Uso e abuso di:
Esposizione a rischio di contrarre un'infezione trasmissibile con il sangue (AIDS, HCV, HIV) in ambito sanitario:
Sospensione di 4 mesi; è necessaria sempre valutazione medica per verificare la patologia di base (D.M. 3 marzo 2005).
Esposizione a rischio di contrarre un'infezione trasmissibile con il sangue (altre infezioni batteriche, virali):
La giustificazione di tali provvedimenti (nel D.M. 3 marzo 2005 allegato 4) è da ricercarsi nel fatto che gli esempi sopracitati possono determinare un passaggio di microrganismi nel sangue del donatore (batteriemia e viremia). Questi germi possono "entrare " nella unità donata e proliferare, causando un'infezione gravissima, spesso mortale, direttamente nel sangue del paziente trasfuso, cioè una setticemia
Altri fattori di rischio sono rappresentati da infezioni trasmissibili con il sangue tramite vettori (zanzare, zecche, pappataci, eccetera), come ad esempio:
In questo caso l'unità da trasfondere si può considerare come un enorme vettore nel trasmettere una di queste malattie infettive da un donatore portatore del microrganismo al paziente, con conseguenze spesso gravissime per quest'ultimo. Infatti la gravità della malattia infettiva trasmessa è proporzionale alla quantità di microrganismi che il vettore è in grado di trasportare.
Fattore di rischio è considerato anche il recarsi in zone dove queste infezioni sono più comuni (endemiche), di conseguenza a seguito di viaggi o soggiorni in certi Paesi, si può essere sospesi dalla donazione:
Fattore di rischio legato alla possibile trasmissione di prioni ( o Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile - TSE o nuova variante del morbo di Creutzfeld - Jakob)
In tutti questi casi la sospensione dalla donazioni è definitiva (DM 3 marzo 2005).
Fonti immagini
120 - 122 illustrazioni originali
123 da it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Cocaina_lines_2.jpg di pubblico dominio
124 - 128 illustrazioni originali
129 da it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Aedes_aegypti_biting_human.jpg di pubblico dominio
130 - 133 illustrazioni originali