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TUTTE LE PERSONE POSSONO DONARE SANGUE?: Ci sono vincoli particolari per altri tipi di donazione?


Ci sono vincoli particolari per altri tipi di donazione?

Scelta del donatore
Il donatore, in base ai criteri d'idoneità alla donazione di sangue, ha valori ematici che gli consentono di effettuare sia la donazione di sangue intero sia la plasmaferesi o la piastrinoaferesi e pertanto il tipo di donazione è spesso scelta volontaria del donatore.

Caratteristiche del donatore
Può accadere che qualche donatore, pur non avendo situazioni patologiche, abbia valori d'emoglobina (pigmento che trasporta l'ossigeno nel sangue) o di ematocrito (percentuale di globuli rossi rispetto alla parte liquida del sangue) o di ferritina (riserva di ferro) al limite minimo o più basso dei livelli idonei per donare il sangue intero. In questo caso il donatore sarà indirizzato alla donazione di plasma, al fine di non ridurre ulteriormente questi componenti del sangue.
Viceversa, al donatore con valori di globuli rossi, emoglobina ed ematocrito elevati sarà da sconsigliare la plasmaferesi e prediligere la donazione di sangue intero e saltuariamente le piastrine.
La piastrinoaferesi è consigliata a chi ha valori di piastrine > 200.000/mm3,
Spesso sono indirizzati alla plasmaferesi donatori di gruppo AB in quanto sono i donatori universali di plasma, perché non presentano anticorpi naturali verso il gruppo A e il gruppo B.

 

Le donazioni in aferesi

La donazione in aferesi avviene mediante apparecchiature automatiche, chiamate "Separatori cellulari" che prelevano il sangue del donatore, ne separano i diversi componenti, trattengono quello di cui si ha necessità (plasma, piastrine, multicomponent) e restituiscono i restanti elementi in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso e utilizzando solo materiale monouso.

 
Le donazioni in aferesi
Fig. 115

Queste donazioni hanno una durata variabile, dai circa 30 minuti, per la raccolta di plasma, ai 70 minuti, per la raccolta di piastrine, e si effettuano su appuntamento.

 

Per mantenere fluido il sangue all'interno del circuito del separatore, questi viene unito ad una piccola quantità di anticoagulante, l'acido citrico, che agisce legando (chelando) gli ioni calcio e determina così una carenza di calcio (ipocalcemia) transitoria.
Gli emocomponenti prodotti con questa metodica hanno le stesse indicazioni e le stesse modalità di conservazione degli analoghi prodotti ottenuti dalla manipolazione del sangue intero: plasma da scomposizione e buffy-coat/piastrine; differiscono solo per la quantità raccolta. Bisogna ricordare inoltre che la trasfusione ha le caratteristiche di un trapianto (di cellule) e quindi, mette il paziente a contatto con componenti che sono, per quanto testati e scelti, diversi dai propri.
Il paziente che viene sottoposto a terapia piastrinica, se trasfuso con piastrine provenienti da aferesi viene esposto alle caratteristiche antigeniche di un solo donatore e non di cinque-otto (infatti occorrono 5/8 buffy coat per fare un'unità terapeutica trasfusionale di piastrine), di conseguenza aumenterà l'efficacia terapeutica e diminuirà uno dei rischi più temuti della trasfusione: l'immunizzazione.
La donazione in aferesi necessita di prenotazione presso le rispettive segreterie Associative e può essere praticata solo su donatore consenziente, preventivamente e adeguatamente informato; a tal fine dovrà firmare un modulo di consenso informato. In qualsiasi momento il donatore può recedere dal suo consenso.

 
Le donazioni in aferesi
Fig. 116

L'intervallo minimo consentito dal DM 3 marzo 2005 tra due donazioni di plasma e tra una donazione di plasma e una di sangue intero o piastrine deve essere almeno di 14 giorni, mentre quello tra una donazione di sangue intero o piastrine e una di plasma deve essere di almeno 1 mese.
Non possono donarle i donatori ipertesi in trattamento farmacologico con Ace-inibitori e/o Sartanici e i donatori con sicura allergia a farmaci.

 

Effetti collaterali
Le rare reazioni che si possono presentare durante la procedura possono dipendere:

  • dall'ipocalcemia (formicolii e parestesie alle labbra, nella zona di venipuntura e alla punta delle dita delle mani e dei piedi, contrattura muscolare, sensazione di freddo e di "vuoto" allo stomaco e sapore aspro, metallico in bocca) , in questo caso per far regredire la sintomatologia è sufficiente rallentare la procedura e somministrare una compressa di calcio sciolta nell'acqua; se non fosse sufficiente occorre sospendere la donazione e eventualmente somministrare calcio gluconato endovena (si tratta di un'evenienza molto rara)
  • dal volume prelevato. In questo caso sono simili alle reazioni che possono verificarsi durante una donazione di sangue (sudorazione, sensazione di "vuoto" di stomaco, nausea, vomito, stato confusionale fino allo svenimento; per trattarle è sufficiente sospendere la donazione e abbassare la testa del donatore.

Plasma da aferesi

 
Le donazioni in aferesi
Fig. 117

E' la donazione della sola componente liquida del sangue mediante utilizzo di separatore cellulare, con restituzione di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine.

 
  • Volume prelevato:450-650 ml. (600 ml. in assenza di reintegro del volume ); massimo prelievo al mese 1,5 lt, massimo prelievo all'anno 10 lt.
  • Durata della donazione : 35-40 minuti
  • Intervallo fra donazioni, se occasionale: > di 90 giorni (per valori di Hb ≥ di 11,5 gr./100 ml. nella donna e ≥ 12,5 gr/100ml. nell'uomo);
  • Intervallo se inserita in un programma di plasmaferesi continuativa: < di 90 giorni (per gli stessi valori di Hb che permettono la donazione del sangue intero);
  • Requisiti : questa donazione è particolarmente indicata per i donatori che hanno le seguenti caratteristiche :
    1.tendenza di valori bassi di emoglobina (Hb) ed ematocrito (Ht)
    2.ridotte riserve di ferro (ferritina)
    3.gruppo sanguigno AB, in quanto donatore universale di plasma.
    4.se inserito in un programma continuativo: protidemia >6gr./100 ml. con profilo elettroforetico normale
  • Controindicazioni: non possono donarlo i donatori con valori di emoglobina inferiori a 11,5 g/100 ml. nelle donne e 12,5 g/ml. negli uomini

Il recupero della componente donata avviene nel giro di poche ore, ingerendo una quantità di liquidi pari a quella persa e con una normale alimentazione

 

Fonti immagini
115, 117 da Avis e SIT di Rimini
116 illustrazione originale

 
 
 
 
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