L'anemia (dal greco senza sangue) consiste in una riduzione della quantità dei globuli rossi e del valore di emoglobina, di conseguenza in una minore capacità di trasportare l'ossigeno da parte del sangue.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità i valori di emoglobina al disotto dei quali si considera una persona anemica sono i seguenti:
La gravità dell'anemia dipende dai valori dell'emoglobina
Anemia lieve Hb >10 g/100 mL
Anemia modesta Hb tra 8 e 10 g/100 mL
Anemia grave Hb <8 g/100 mL
La gravità di un'anemia è definita più dalla clinica che dai valori di laboratorio
Classificazione delle anemie
Secondo i dati di laboratorio più spesso utilizzati
Anemia ipocromica | Anemia normocromica | Anemia ipercromica |
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Volume corpuscolare medio (VCM) e tasso corpuscolare medio in Hb (MCHC) diminuiti | VCM e MCHC normali | VCM e MCHC aumentati |
Ferro aumentato nelle talassemie | Reticolociti aumentati: -anemia emolitica -anemia emorragica | Reticolociti normali: anemie megaloblastiche |
Ferro diminuito nella carenza marziale | Reticolociti diminuiti: -anemia aplasia -anemia renale | Sindrome mielodisplasica (sovente ipercromica macrocitaria, qualche volta normocromica, raramente ipocromica) |
Ferro diminuito e ferritina aumentata nelle anemie da malattia cronica: infiammatoria, infettiva, tumorale. A volte tali anemie possono essere normocromiche |
I sintomi dell'anemia
L'aspetto clinico del paziente anemico dipende sia dalla malattia di base sia dal grado e dalla durata dell'anemia. La maggior parte di tali sintomi è conseguenza di meccanismi di compenso cardiovascolari e ventilatori attivati dalla riduzione della massa dei globuli rossi. Il grado con cui questi sintomi si manifestano in un paziente anemico dipende dalla rapidità con cui si instaura l'anemia e da un'alterazione vascolare locale.
I soggetti che presentano anemia lieve sono spesso asintomatici, possono lamentare stanchezza, sonnolenza, perdita di appetito, dispnea e palpitazioni, specie in seguito a sforzi fisici.
I pazienti gravemente anemici sono spesso sintomatici anche a riposo e incapaci di effettuare sforzi fisici, spesso presentano cefalea, stordimento, ronzii auricolari e vertigini. Molti soggetti sono irritabili, e soffrono di insonnia e incapacità di concentrarsi. Sintomi gastrointestinali come anoressia,cattiva digestione e persino nausea e irregolarità dell'alvo (diarrea alternata a stitichezza) sono la conseguenza di una ridistribuzione del flusso sanguigno con furto dal distretto gastrointestinale. Nelle donne insorgono frequentemente alterazioni del flusso mestruale.
I segni dell'anemia
Il pallore è il segno più comune, ma il suo valore è limitato da altri fattori che condizionano il colore della pelle. La presenza di anemia può essere sospettata dal colore del palmo delle mani o dai tessuti non cutanei , come le mucose orali, le unghie o le congiuntive palpebrali.
Altri segni obiettivi associati all'anemia sono la tachicardia e la comparsa di un soffio cardiaco. I pazienti con anemia emolitica spesso presentano ittero (cute e mucose gialle per la presenza di elevate quantità di bilirubina, prodotto che deriva dalla distruzione dei globuli rossi) e ingrossamento della milza
Gli esami per la diagnosi dell'anemia
Tratto da "Harrison - Principi di Medicina Interna", 15a edizione
Fonti immagini
70 da www.altrogiornale.org, Il sangue è luce di Giorgio Bongiovanni
71 da www.laboanalisi.net, Azienda Ospedaliera di Padova, Servizio di Medicina di Laboratorio
72, 73 illustrazioni originali