Il principale problema nell'utilizzo delle cellule staminali sta nel loro reperimento, in quanto l'uso di
cellule staminali embrionali pone problemi etici, mentre le staminali adulte sono in genere difficili da identificare, far crescere, mantenere indifferenziate. Sono poi poco plastiche, ovvero si riesce con difficoltà a indurle a specializzarsi in tessuti diversi da quello da cui sono state prelevate, anche se si stanno moltiplicando i laboratori di ricerca che documentano la possibilità di indurre la specializzazione di cellule staminali adulte in tessuti diversi da quello da cui derivano con un processo detto transdifferenziazione.
Fanno eccezione le cellule staminali del sangue, che la ricerca di base studia da tempo avendo in gran parte chiarito i meccanismi di formazione, moltiplicazione, controllo della proliferazione e differenziamento con il risultato che tali cellule hanno assunto un ruolo molto importante in ambito terapeutico.
Come fonte di cellule staminali per la cura di molte malattie si ricorre a:
1) trapianto di midollo osseo per ottenere le cellule staminali emopoietiche necessarie alla cura e alla guarigione di alcune gravi malattie del sangue, come le leucemie e i linfomi, che sono purtroppo molto frequenti fra i bambini, le talassemie e l'anemia aplastica quando il midollo osseo non è in grado di produrre tutti gli elementi figurati del sangue. Questo tipo di anemia che può mettere il paziente in pericolo di vita può insorgere dopo un'infezione seria - come l'epatite - o l'esposizione a sostanze tossiche o a farmaci chemioterapici somministrati per la cura di tumori.
2) staminoaferesi una donazione che preleva le cellule staminali presenti normalmente in piccolissima quantità (meno dello 0,1%) nel sangue periferico (in conformità con il D.M. 3/3/2005 Caratteristiche e modalità per la donazione di sangue e di emocomponenti).
I donatori periodici possono rappresentare una risorsa per curare persone i cui tessuti e organi sono stati danneggiati da malattie con esito spesso letale, che non trovano un donatore compatibile in quanto il numero di donatori volontari è oggi del tutto insufficiente rispetto alle persone in attesa di trapianto. Per raccogliere queste cellule vengono somministrate al donatore di sangue dosi di un fattore di crescita (G-CSF) che induce la moltiplicazione delle cellule staminali nel midollo osseo e ne promuove il passaggio nel sangue periferico, dove dopo 5 giorni raggiungono quantità sufficienti per essere prelevate. Il prelievo è una semplice aferesi che evita al donatore il ricovero e l'anestesia del trapianto di midollo, poi nel più breve tempo possibile queste preziose cellule staminali vengono donate al ricevente con una semplice trasfusione di sangue oppure vengono conservate a -80 °C. Anche per il ricevente vi sono vantaggi significativi legati al più rapido attecchimento delle cellule staminali periferiche donate rispetto a quelle provenienti dal trapianto di midollo osseo.
3) sangue del cordone ombelicale, donato al termine del parto con il consenso della futura mamma, sottoposto agli opportuni controlli, conservato in azoto liquido a -190°C senza limiti di tempo presso le Banche di Sangue cordonale e trapiantato in piccoli pazienti compatibili, in quanto il numero di cellule staminali è adeguato solo per pazienti in età pediatrica.
4) Assai recente è la scoperta di una fonte di cellule staminali con alta capacità rigenerativa nel liquido amniotico, ricerca condotta negli Stati Uniti con il contributo di un giovane ricercatore italiano Paolo De Coppi, primo autore del lavoro pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology il 7 gennaio 2007. Si tratta di cellule multipotenti che sembrano in grado di differenziarsi rapidamente in molti tipi di tessuti tra cui il tessuto nervoso e il muscolare, dunque offrono prospettive molto interessanti per la cura, attraverso la sostituzione delle cellule danneggiate, di patologie che oggi non hanno prospettive di guarigione come le malattie degenerative del sistema nervoso - il morbo di Parkinson e l'Alzheimer -, il diabete, le cellule colpite da infarto nel cuore e possono inoltre rappresentare una risorsa per curare malformazioni congenite.
Fonti immagini
27 da www.bioblog.it/2007/08/05/cellule-staminali/20071065/coltura-cellule-staminali-embrionali-4 di University of Wisconsin-Madison, Creative Commons Attribution-NonCommercial2.5 License
28 da /www.donatorimidollovco.org/cos'è_il_midollo_osseo.htm
29 da AVIS Parma
30 illustrazione originale
31 da droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16516